MI PIACEREBBE APRIRE UNA FINESTRA

CON IL MONDO DOVE DIALOGARE DI TUTTO E UN PO',

DELLE MIE PASSIONI,

DEI MIEI PROGETTI, DEI MIEI SOGNI,

E PERCHE' NO ANCHE DELLE MIE TRISTEZZE

domenica 29 agosto 2010

cosa vedo dalle finestre di casa mia

Da quando sono approdata nel mondo del virtuale, ho conosciuto moltissime persone, con le quali si chiacchera di moltissime cose ci si scambia consigli idee,ci si confida dubbi e incertezze, ci si racconta anche di sogni nei cassetti o pensieri mai confidati con nessuno e giorno dopo giorno si diventa amici .


Cosi scopri di avere amici sparpagliati per tutta l’Italia, che vivono in luoghi completamente diversi dai tuoi , chi invidi, perché magari vive al mare, con l’odore di salsedine nelle narici, oppure chi vive in città grandi e caotiche, che ti ricordano quanto sii tu la fortunata perché vivi in mezzo al verde, a due passi dal bosco e allora guardi fuori dalle finestre di casa e abbracci con lo sguardo il tutto e impari a guardare in torno a te con nuovi occhi e con nuova gioia ringrazi la natura che ti circonda, la quotidianità di ogni giorno diventa la poesia della vita.
Raccontavo ad un amico , che tutte le sere vado a passeggiare con il mio cane e i miei gatti nei boschi per me una cosa più che scontata , e lui mi dice: “beata te io posso al massimo fare una pedalata fino al cavalcavia a mangiare il gelato”.
Grazie amici miei innanzi tutto per la vostra “AMICIZIA”, e perché mi ricordate ogni giorno come apprezzare la singola giornata, e la poesia di questa natura che generosamente accompagna la mia quotidianità.
Eccovi cosa i miei occhi vedono dalle finestre di casa mia.

Tutti i giorni due Poiane volano sulla mia casa, e io sempre li con il naso all’insù ammiro le loro acrobazie. Da qualche giorno non sono più in due ma con loro ora vola anche il loro piccolo che io ho chiamato “pennino”

sabato 28 agosto 2010

istanti



                                                                                       INSTANTI                      


Se potessi vivere ,di nuovo la mia vita
nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere cosi perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto già non lo sia già stato,
di sicuro prenderei ben poche cose sul serio.


Sarei meno igienista.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
scalerei più montagne,
nuoterei in più fiumi.


Andrei in luoghi dove non sono mai stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.


Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensatamente e con profitto;
certo che mi sono preso qualche allegria.


Ma se potessi tornare in dietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Perchè, se non lo sapete, solo di questo è fatta la vita,
di momenti: non perderti l'adesso.


Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.


Se potessi tornare a vivere 
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e rimarrei scalzo fino alla fine dell'autunno.


Farei più giri in calesse,
contemplerei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovola vita davanti.


MA vedete ho 85 anni e sto morendo
      Jorge Luis Borges

martedì 24 agosto 2010

DISTILLARE CON LA PENTOLA A PRESSIONE


Mi è stato chiesto come faccio ha produrre i miei idrolati
ecco il procedimento per trasformare una pentola pressione in un distillatore casalingo e quindi poter prodursi dell'idrolato casalingo

      Come trasformare una pentola a pressione in
          distillatore casalingo



Si procede togliendo la valvola alla pentola .
Quando la si vuole usare per cucinare basta
Rimettere la valvola con una leggera pressione.
Al posto della valvola si mette un tubicino
In polietilene, io ho usato quelli per l'aria compressa
Il tubo deve essere circa lungo 3 metri più un altro metro .





Poi serve un cestello per la cottura a
Vapore di quelli che si chiudono a ventaglio, per permetterci
Di introdurlo nella pentola.
Bisogna allungargli i piedini, io ho usato delle barrette filettate e le ho fermate con
dei dadi il tutto in acciaio inox.
















A questo punto si prende un secchiello in plastica (tipo quelli per le pitture) , si fa
un buco nella parte inferire e si introduce un raccordo per gomma da giardinaggio
con guarnizione.
Controllando che non perda.








Ora si avvolge circa due metri dei tre, del tubo, a spirale all’interno del secchio, un
capo va inserito nel raccordo,
l’altro capo si mette al posto della
valvola. Si incastra l‘altro pezzo di tubo
un metro circa all’altra estremità del
raccordo, in fondo al tubo una bottiglia o
contenitore per raccogliere il distillato,
ed ecco fatto il nostro distillatore.
Ricontrolliamo che non ci siano perdite
di acqua o vapore.
Quindi si introduce nella pentola l’acqua
circa 2 litri, che non deve essere a
contatto con i fiori o pianta che si vuole
distillare, il cestello, i fiori si chiude la pentola  e si mette sul fuoco. Nel bidoncino di
plastica si mette acqua fredda che va sostituita quando si scalderà eccessiva mente.
Quando la pentola andrà in pressione, inizia il processo di distillazione e dopo un po’
comincerete vedere scendere il vostro idrolato. Abbassate la fiamma del fornello e
procedete a fiamma ridotta.
Ossia il vapore passerà attraverso il tubo che passando nell’acqua fredda si
condenserà, e arriverà gocciolando alla vostra bottiglia.
Non so dirvi con precisione quanto tempo ci vorrà
Perché io l’ho faccio sulla stufa a legna e i tempi
credo si allungano, però credo circa
 4 ore. Da due litri di acqua si
ottiene circa un litro e mezzo di distillato. Quando
avrete finito di distillare vedrete che in cima ci sarà
una parte oleosa quella parte è olio essenziale,
purtroppo è molto minima rispetto all’idrolato ma è
un bel successo.

Se si vuole separare l’olio essenziale dall’idrolato, si può usare
questa ampolla ,
l’acqua più pesante
Va a fondo e l’olio rimane a galla a fine distillazione
si fa uscire l’acqua rimasta tramite l’apposito
Beccuccio.
Naturalmente tutta l’attrezzatura deve essere lavata e
pulita con cura prima dell’uso.
Spero di essere riuscita a spiegare in maniera chiara,
naturalmente resto disponibile per ogni domanda o
chiarimento.

Titti

domenica 15 agosto 2010

il corpo delle donne

Ho trovato questo video molto bello.
Mi ha fatto riflettere moltissimo, guardate e riflettiamo








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