MI PIACEREBBE APRIRE UNA FINESTRA

CON IL MONDO DOVE DIALOGARE DI TUTTO E UN PO',

DELLE MIE PASSIONI,

DEI MIEI PROGETTI, DEI MIEI SOGNI,

E PERCHE' NO ANCHE DELLE MIE TRISTEZZE

lunedì 16 marzo 2009

un alltro giro di giostra

questi due pezzi sono tratti dal libro "UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA"

di Tiziano Terzani

E il ragno non aveva bisogno d’un settimo giorno per riposarsi. Lui continuava a tessere. O era Vishnu che, in un altro mito, stava dormendo e l’intero universo altro non era che il suo sogno? Attenti a non svegliarlo, perché tutto svanirebbe nel nulla!Stupende queste visioni della Creazione! Una creazione che avviene ora, che avviene continuamente. Non una creazione persa nel tempo,fatta in sei giorni. Non l’uomo creato prima della donna! E non l’uomo fatto a immagine e somiglianza del creatore! Perché è vero esattamente il contrario: è l’uomo che ha concepito il creatore a sua immagine e somiglianza. Che altro è, se non una proiezione dell’Io e delle sue passioni, quel dio delle religioni, geloso degli altri dei, selettivo in chi ama e vendicativo al punto da condannare per l’eternità chi, nel breve spazio d’una vita, può averlo offeso? Di tutto il creato solo l’uomo è fatto così. E solo umane sono quelle passioni che le religioni attribuiscono al creatore. Nel resto della natura non esistano. Il leone non è arrabbiato quando azzanna una gazzella. Ha semplicemente fame.Che piacere osservare i propri pensieri! Per giunta circondato da una bellezza di cui potevo godevo liberamente, senza dover cercare di farla mia. Questo è un altro aspetto rasserenate della natura : la sua immensa bellezza è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un’altra o un altro tramonto.



Da quel baratro, un pomeriggio in cui la nebbia della valle si era fatta più fitta e io camminavo lungo il crinale come su una passerella sospesa nel vuoto, sentii venire finissimo, il suono di un flauto. Mi fermai. Quel suono mi parlava. E io che non sono mai stato particolarmente commosso dalla musica mi sentii sul punto di piangere. Quel flauto, forse di un pastore lontano, faceva vibrare una mia corda. Rimasi in ascolto. Poi, come tutto, forse solo perché il vento aveva cambiato direzione, anche quel suono cessò. Mi mancò moltissimo. Allora usai la mente per risentirlo.
A volte quel flauto suona ancora dentro di me. Lo sapeva Basho, il samurai diventato eremita e poeta di haiku, che scrisse:

IL GONG DEL TEMPIO
S'E' TACIUTO
MA IL SUONO CONTINUA
A VENIRE DAI FIORI

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