MI PIACEREBBE APRIRE UNA FINESTRA
CON IL MONDO DOVE DIALOGARE DI TUTTO E UN PO',
DELLE MIE PASSIONI,
DEI MIEI PROGETTI, DEI MIEI SOGNI,
E PERCHE' NO ANCHE DELLE MIE TRISTEZZE
lunedì 15 marzo 2010
giovedì 11 marzo 2010
Donne dell’8 marzo ma anche del 9, del 10 e dell’11.
A quelle donne che ci hanno spiegato che amare non è solo l’infinito di un verbo... infinito, ma anche aggettivo femminile plurale che si addice alle lacrime e a certe giornate.
Donne capaci di danzare tra le macerie del tempo e delle storie e di cogliere la grazia nelle cose quando tu vedi miseria.
Donne che se sono nate dalla costola di un uomo lo hanno fatto una volta sola. Poi hanno iniziato a partorire loro: futuro, speranza, bellezza e bambine e bambini.
Né angeli, né nuvole le donne d’Africa per le quali chiediamo a voce alta il Nobel della pace perché pagano il prezzo più alto e tengono più alta la lampada.
Donne dell’8 marzo ma anche del 9, del 10 e dell’11.
Donne veline poche. Donne vela tante.
Capaci di raccogliere il vento per spingere in avanti la barca.
Donne che modellano la creta della precarietà a scultura.
Opere d’arte che profumano il mondo.
pensiero del giorno
> "Di tutti coloro che si fanno notare per le capacità
> intellettuali, artistiche, medianiche, ecc., si dice che
> possiedono un dono. Che cos'è un dono? È un'entità spirituale che
> è entrata in un essere per aiutarlo e lavorare attraverso lui.
> Sicuramente, gli psicologi non ammetteranno mai che i talenti e
> le capacità siano entità che abitano gli esseri umani. Eppure, la
> prova che non sono loro a compiere quei prodigi, bensì altri
> tramite loro, è che essi possono perdere quel dono. È accaduto a
> tanti: conducendo una vita disordinata, lo hanno perduto.
> Volete attirare delle entità superiori che verranno a
> manifestarsi in voi sotto forma di qualità e talenti? Introducete
> in voi la luce, l'armonia, la pace: sono le condizioni
> indispensabili per attirare quelle entità. Esse sono là che
> aspettano, e quando vedono un essere che ha saputo preparare in
> sé una dimora degna di loro, con quale gioia penetrano in lui per
> arricchirlo, abbellirlo, e arricchire e abbellire anche gli altri
> tramite lui!"
>
> Omraam Mikhaël Aïvanhov
>